PAOLO, classe 1980. 20 anni di viticoltura e creatività nei suoi vini e musicista a tempo perso.
È la sinfonia razionale di Dogeaters: un mix curioso tra passione e sostanza, come quel buon vino che si gusta piano e con rispetto.
Ogni vigneto è una tela bianca, pronta ad accogliere le sfumature uniche della natura e dell’esperienza. Ogni grappolo d’uva è un colore in più, una pennellata carica di storia, sapore e carattere, che contribuisce a creare un quadro sempre nuovo, sempre diverso, ma con un’identità ben definita. La regola? Non esistono regole fisse, se non quella di lasciarsi ispirare, sperimentare con passione e aggiungere sempre un pizzico di ironia, perché il vino è un’arte, ma anche un piacere da vivere con leggerezza e autenticità.

Ti consiglio uno "Sfacciato"

Quando dico rosso, intendo uno di quelli veri, con carattere, sostanza e una bella spinta alcolica. Non quelle cose smilze che sciacquano la bocca senza lasciare il segno. Ecco perché, se devo consigliarne uno, scelgo senza esitazione Sfacciato, un Primitivo IGP Salento che fa esattamente quello che promette il nome: arriva, si impone e non passa inosservato. È intenso, morbido ma per nulla ruffiano, con un frutto pieno e quella nota speziata che ti cattura dal primo sorso.
E con cosa lo abbino? Con piatti che non hanno paura di farsi sentire. Un bel pezzo di carne alla brace, certo, ma anche uno stufato cotto lentamente, che ha assorbito tutti i profumi della terra. E perché no, pure un piatto di pasta con un ragù bello carico, come si faceva una volta.
Insomma, se uno come me – che di rossi se ne intende – ti dice di provare lo Sfacciato… forse dovresti fidarti.